FELICE BALLERO

Roberta Buttini, che vive ed opera ad un passo dalla Lunigiana, avverte - come memoria e come sentimento - la presenza degli ancestrali e misteriosi men-hir, cioè le stele che popolano il confine tra Liguria e Toscana, e sembra riproporli, in veste avveniristica, sulle sue grandi tele emblematiche in cui esoterici uomini-robots anelano ad un evidente riscatto. La figurazione è moderna, agguerrita, forte di carattere, tutta giuocata su toni tra l'acciaio e la luce artificiale, in una forte tensione, geometrica che, filtrando attraverso la componente dinamica, ha l'aria di travalicare la ricerca ansiosa delle forme "epiche" per approdare a misure di poesia. Nelle opere grafiche, esposte assieme agli olii continua la ricerca introspettiva della Buttini sul filo delle proprie radici culturali e delle suggestioni esterne.

Felice Ballero